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AL MATRIMONIO DI UN AMICO


di benves
29.04.2019    |    45.073    |    5 9.7
"Ho il cazzo in fiamme Riesco a tirarle fuori le tette dal vestito, gliele succhio, ha i capezzoli duri come il ferro, geme..."
Mi chiamo Andrea, sono di Roma e vi parlo del matrimonio del mio migliore amico.
Odio partecipare ai matrimoni!
Soprattutto da noi, da Roma in giù, durano un’eternità.
L’unica cosa positiva è l’opulenza e la bellezza messa in mostra dalle donne con i loro outfit esibizionisti, provocanti, esagerati.
La mia fantasia perversa è sempre stata stimolata da queste donne, che si mettono “in tiro” per la cerimonia.
Questo era un matrimonio di un amico fraterno, imperdibile, non potevo mancare, non me l'avrebbe mai perdonato. E così fu.
La “fauna” era la stessa di sempre, l'eccesso la faceva da padrone, con la scusa che “ci si sposa una volta sola” tutto era portato all'esagerazione.
Una invitata in particolare ha attirato al mia attenzione, Nadia
Nadia era insieme al marito, entrambi assieme facevano una coppia di coatti degni del miglior film di Verdone.
Già li avevo conosciuti a cene e feste varie del nostro amico comune che oggi si sposava
Lei mi aveva già puntato, forse perché io, a differenza di suo marito sono un tipo schivo, parlo poco e non amo mettermi in mostra, ero il “diverso”.
Nadia era una donna sui 32-35 anni, accento romanesco marcato, una passione sfrenata per lo shopping, le serie TV e la Maggica Roma.
Era di una procacità assoluta, bel seno prorompente e sodo, cosce lunghe, culo da urlo, unghie lunghe e rosso fuoco, trucco pesante e capelli sempre in piega…una vera bomba!
Lui era dello stesso livello, bell'uomo, palestrato e tatuato, con un atteggiamento rivolto a portare tutto all'esagerazione.
Guardandoli a tavola, li immaginavo scopare insieme, selvaggi e ruspanti, lui che la incula possente, senza preliminari e sentimento, come un orso mentre lei lo asseconda e si fa scopare come una troia, prendendo per intero quell’enorme uccello.
Questi pensieri mi eccitarono, regalandomi una grossa erezione.
Eravamo al tavolo assieme, notai che Nadia continuava a fissarmi, curiosa ed annoiata dal consorte, che parlava di calcio con gli altri commensali del tavolo.
La sera proseguiva e lui, ormai ubriaco, quando iniziano le danze, si butta in pista barcollando
Inizia a ballare forsennatamente facendo lo smargiasso con le altre donne vestite a festa, trascurando la moglie.
Colgo l’occasione al volo, mi avvicino a Nadia e la invito a bere qualcosa nell'altra sala dove servono i drink.
Nadia evidentemente non vedeva l’ora di scollarsi da quel tavolo
“si Andrè, annamo a beve qualcosa, che stò stronzo m’ha mollato qui a fa tappezzeria”
Si scola vari drink uno dopo l’altro, diventando anch'essa alticcia.
La prendo per mano e la trascino fuori all'aria fresca
Facciamo due passi, arrivando fino al parcheggio
Mentre camminiamo le fisso le tette belle sode, la bocca disegnata dal rossetto cremisi, lo spacco del vestito fa vedere l’autoreggente molto sexy.
Ci fermiamo, la fisso negli occhi, lei abbassa lo sguardo, nota il mio pacco gonfio e mi fa l’occhiolino.
La prendo per mano e ci dirigiamo verso il fondo al piazzale, sotto un albero, al buio quasi completo.
Nadia fa finta di niente, straparla di tutto ma mi segue passivamente.
Ho le chiavi della macchina, è parcheggiata lì, la invito a salire per ascoltare musica e smaltire la sbornia.
Lei accetta
In auto accendo la radio, parlo del più e del meno, ma poi non reggo l’eccitazione e gli salto addosso, mettendole la lingua in bocca
Lei reagisce “ahò, che cazzo fai…ma sei scemo? io sò sposata, mica sò nà troia!!”
La guardo e le sorrido, il suo pesante profumo mi inebria
“Nadia, tuo marito è ubriaco, in pista e cerca di rimorchiare… tu mi piaci da morire, ti desidero…” e provo a baciarla, temendo uno schiaffone.
Forse da secoli non sentiva dei complimenti ma tant'è che cede ai miei baci
Mi succhia le labbra e la lingua, mi morde le orecchie ed il collo come un’adolescente.
Le mie mani si fanno audaci, la tocco ovunque, lei socchiude gli occhi e si lascia esplorare.
Ho il cazzo in fiamme
Riesco a tirarle fuori le tette dal vestito, gliele succhio, ha i capezzoli duri come il ferro, geme.
Quando la mia mano ancor più audace si infila sotto la gonna, trova il perizoma zuppo di umori.
Le scanso il lembo, ha la fica completamente depilata
La carezzo, le sue grandi labbra sono già aperte, invitanti
Le entro dentro con un dito e la masturbo con vigore
“mamma mia Andrè…che bello porca puttana…come sei bravo, cazzo…me stai a fa impazzì…”
Lei si agita sul sedile, apre le cosce e mi spinge la mia mano ancor più sul pube e l’altra mi afferra il pacco strizzandolo
“dai, dai…tira fori er cazzo…te lo voio vedè, che me sei sempre piaciuto…sei sempre stato strano rispetto all’altri ommini del gruppo…dai, dammelo…”
Nadia mi slaccia i pantaloni, tirando subito fuori dalle mutande il mio uccello
Inizia a masturbarlo come un’ossessa, senza delicatezza, senza ritegno
Mi scappella subito, le sue mani scorrono sul cazzo sapienti e veloci e insieme mi tocca le palle graffiandole con quelle belle unghie smaltate
La guardo eccitatissimo e la lascio fare…poi si tuffa sopra il membro ingoiandolo come una assatanata e inizia un pompino formidabile.
Nadia succhia il cazzo come una troia navigata, ci sputa sopra litri di saliva per lubrificarlo meglio, lo ingoia sino alle tonsille e lecca la cappella come una vacca, mi fa morire!
Ogni tanto si ferma, alza il viso e esclama “…amò, te piace come te lo spompino?…c’hai un cazzo favoloso…pensavo fossi un dottorino pipparolo, invece trovo sta bella mazza…dai che Nadia tua te fa godè” e si rituffa sul pisello ingoiandolo nuovamente in quella bocca vorace.
Ogni tanto si blocca la cappella tra le labbra e mi masturba rapida, a scatti, dandomi delle sensazioni violente e bellissime
L’orgasmo sta per venire, le blocco la testa sul cazzo poi la tiro per i capelli con forza, lei non reagisce, sento l’onda calda dell’eiaculazione arrivare
“eccomi Nadia, eccomi…brava, succhia, succhia…sto per sborrare…sborroooo siiiii”
Nadia non si ferma, mi sega velocemente, si infila tutto il palo di carne in gola vogliosa
“dai dai Andrea…godi..sborra dentro Nadia tua, dai…sborrame in bocca…”
a queste parole mi lasco andare e gli vengo in gola
Schizzate di sperma le inondano la bocca
Nadia ingoia il primo schizzo poi lascia la presa, le altre schizzate se le prende in viso, sul vestito, sui capelli…
”ammazza hò quanto sborri…sei un'idrante…mamma mia che bello!!” e continuava a masturbarmi e succhiarmi il cazzo!
Il pompino e quel trattamento hanno continuato a tenermi il cazzo in tiro
Nadia mi lecca le palle e mi massaggia le cosce
Devo scoparla !!!
Abbasso i sedili al massimo, mi incastro tra le sue cosce, le sfilo l'ormai inutile perizoma e mi tuffo sulla sua fica per leccargliela
Ho il viso totalmente immerso in lei, la lingua scorre sulla sia intimità e col naso insisto sul clitoride
Le mie mani vanno a pizzicarle i capezzoli ormai irti come punte di trapano
“ooohhh…cazzo che bello Andrè…madonna che leccata…mì marito nun me lo fa mai stò servizietto…dai, leccame sta fregna, dai…mmmmm”
Finalmente eccola contrarsi, il bacino aumenta le contrazioni, il respiro è al massimo...e finalmente eccola inondanrmi il muso di umori vaginali intensi
Si rilassa, è sul sedile tremolante
Allunga una mano alla ricerca del mio cazzo
L'agevolo
Mi afferra il cazzo mezzo duro, lo masturba leggermente ancora vogliosa
“dai su, vieni qui…mettime sto bel cazzo dentro, scopa Nadia tua…vieni vieni dentro…” e mi accompagna all'ingresso della sua fica ormai fradicia
Mi metto sopra di lei, ancora con i pantaloni e le mutande alle caviglie
Allungo una mano nel porta oggetti dove ho sempre qualche preservativo e me lo metto al volo, proprio come con le prostitute in macchina
Lei mi guida la cappella dentro la fica…io le spingo il mio uccello dentro, trovando una fornace di carne e umori, accogliente e morbida.
La scopata con Nadia è formidabile, lei mi accoglie a cosce belle larghe, io entro e esco senza pietà, dandole dei colpi secchi lasciandomi andare a peso morto sopra di lei, che mugugna e strilla di piacere senza remore
”aaahhh…mamma mia che cazzo…aaaahhhh dai dai dai Andrè sfondame sfondame tuttaaaa….siiiii”
le sue urla amplificano il piacere, mi guarda stralunata e si strizza le tette da sola, facendomele succhiare come un vitello
puntello i piedi sul cruscotto per scoparla meglio e più a fondo.
Poi esco e la giro, Nadia si mette da sola a pecorina sul sedile, e le entro in fica da dietro
il suo culo è splendido, non piccolo ma sodo e accogliente
i colpi di cazzo rimbalzano su quelle chiappe dure da ore e ore di pilates…la tengo per i fianchi e la sfondo
preso dall’eccitazione gli sputo in culo e le ficco dentro tutto il dito
Nadia sobbalza di piacere, non reclama
allora sfilo il grosso cazzo dalla fica e lo spingo in culo…
”ahoooò, madonna, me stai a rompe er culo, per dio che belloooo, dai dai dai dai…sfondame er culo amore mio…”
stupito da tanta accoglienza spingo dentro con decisione, la cappella allarga l’ano e scivolo dentro di lei, inculandomela per bene!
Sto impazzendo di godimento, non resisto, le voglio venire nella fica guardandola in viso
quindi esco dal culo ormai e la giro, rimettendola alla missionaria
Nadia mi riaccoglie in fica sorridendo, la scopo ancora un po e dopo il suo orgasmo urlato vengo anch’io
la sua fica è in fiamme, svuoto l’uccello nel preservativo, ma poi esco da lei e lo sfilo via
Nadia mi impugna il cazzo e mi masturba, facendosi schizzare le ultime gocce di sborra sulla pancia, per poi pulirlo con un rapido pompino.
Sono sfinito, è stata una scopata coi fiocchi
Nadia si riveste, io anche, le passo dei fazzolettini per pulirsi ma si lascia dello sperma sui capelli e sulle tette, forse anche apposta!
Rientriamo in sala, il marito sta ancora ballando, inconsapevole delle corna
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